venerdì 3 aprile 2009

La Profezia dei Guerrieri dell'Arcobaleno


Gli antenati narravano che esseri dalla pelle chiara sarebbero giunti dalmare orientale su grandi canoe mosse da immense ali bianche, simili agiganteschi uccelli. Le persone scese da queste grandi imbarcazionisarebbero state anch'esse simili a uccelli, ma avrebbero avuto i piedidi due diverse forme: uno di colomba, l’al­tro di aquila. Il piede dicolomba rappresenterebbe una nuova splendida religione di amore egentilezza, mentre quello di aquila rappresenterebbe l’avidità per lericchezze materiali, l'arroganza tecnologica e la perizia guerriera.Per molti anni il piede artigliato dell'aquila avrebbe dominato perché,sebbene questo nuovo popolo avesse parlato molto della nuova religione,non tutti i visi pallidi vivevano secondo i suoi det­tami; avrebberoinvece artigliato gli indiani col loro piede di aqui­la, uccidendoli,sfruttandoli e infine riducendoli in schiavitù.Dopo aver offerto una certa resistenza a quella sopraffazione, gli indianiavrebbero perso il coraggio, finendo per lasciarsi sospin­gere come ungregge e segregare in territori angusti per molti, molti anni. Poi peròsarebbe venuto il tempo in cui la Terra si sarebbe ammalata a causadell'avidità senza freni della nuova civiltà... liquidi e metallimortiferi, aria irrespirabile per fumi e ceneri, e persino la pioggia,anziché purificare la Terra, avrebbe riversato gocce avvelenate dipiombo. Gli uccelli sarebbero cadu­ti dal cielo, i pesci sarebberovenuti a galla col ventre per aria e tutte le foreste avrebberoincominciato a morire.Quando queste previsioni avessero cominciato ad avverarsi, il popolo indianosi sarebbe trovato al colmo della miseria, ma in seguito dall'Orientesarebbe giunta una nuova luce e gli indiani avrebbero incominciato aritrovare la forza, l’orgoglio e la salvez­za. La leggenda continuavadicendo che essi avrebbero avuto dalla loro molti fratelli e sorellevisi pallidi: le reincarnazioni degli indiani uccisi o ridotti schiavidai primi colonizzatori bianchi. Sì diceva che le anime di costorosarebbero tornate in corpi di tutti i colori, rossi, bianchi, gialli eneri. Insieme e uniti, come i colori dell’arcobaleno, costoro avrebberoinsegnato a tutte le genti del mondo come amare e rispettare la MadreTerra, della cui sostan­za siamo fatti anche noi umani.Sotto il simbolo dell'arcobaleno, tutte le razze e tutte le religioni delmondo si sarebbero unite per diffondere la grande saggezza della vitanell'armonia tra gli esseri umani e di questi con tutto il creato.Coloro che insegnavano questo credo sarebbero stati chia­mati i"Guerrieri dell'Arcobaleno". Pur essendo guerrieri, avrebbero contenutoin sé gli spiriti degli antenati, avrebbero portato la luce dellaconoscenza nella mente e l' amore nel cuore. Non avrebbero fatto delmale a nessun essere vivente. La leggenda ter­minava affermando che,dopo una grande battaglia, grazie alla sola forza della pace, questiGuerrieri dell'Arcobaleno avrebbero finalmente troncato l’opera didistruzione e dissacrazione della Madre Terra e che la pace el’abbondanza avrebbero regnato per una lunga, felice e pacifica etàdell'oro qui sulla Terra.


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2 commenti:

  1. E' tempo di ricominciare a vivere in pace, rispettando ogni cosa, animata o inanimata che sia. Riconoscendo che ognuno di noi è parte di un tutto organico ed indiviso. E' tempo che la grande Madre Terra torni sul suo degno trono

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  2. A giudicare dai tempi che stiamo vivendo,direi proprio che siamo prossimi alla venuta dei "Guerrieri dell'Arcobaleno".

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